UNA VILLA DA RECUPERARE
LUOGO: Valdellatorre (TO)
TIPOLOGIA: Residenziale
ANNO: 2019
PROGETTO:Studio Asc Architettura
TEAM: Arch. Vincenzo Sergi; Arch. Lorenzo Gambino; Arch. Teodoro Chiaravalloti;
RENDER: Arch. Lorenzo Gambino
STATO: In fase di progettazione
Quando ci chiedono di “rimettere a nuovo” una casa, accettiamo sempre di buon grado la sfida.
L’idea di poter rinnovare un luogo, senza dover necessariamente demolirne ogni parte, è ciò che fa parte di quel processo che chiamiamo sostenibilità. Una casa è sostenibile non solo per certe caratteristiche tecniche o per certi elementi architettonici, ma anche per la storia che racconta, soprattutto se ci riferisce un percorso di crescita, di miglioramento, di inclusione, che non sia un percorso semplificato e “velocizzato” da una demolizione, ma percorra la strada del recupero: una strada che necessita di lentezza e di riflessione
Una casa recuperata, a cui viene rifatta la pelle e, soprattutto, l’anima, è una casa che ci suggerisce cosa aggiungere, ma anche cosa togliere; che ci indica la strada da percorrere per rimettere un edificio in equilibrio con il luogo in cui si adagia, con il sole, con il vento, con chi lo vive e con chi lo osserva da distante. Ma soprattutto, è una casa che da quella nuova pelle e da quella nuova anima prenderà nuovo nutrimento.
GALLERIA
PRIMA
Questo è ciò che era la casa quando l’abbiamo vista per la prima volta. Con il nostro intervento abbiamo provato a rendere uno spazio slegato dall’esterno in un edificio che potesse accomodarsi in maniera gentile nell’ambiente circostante.
Le esigenze dei committenti erano legate soprattutto alla funzionalità degli spazi e all’efficienza energetica dell’edificio. Il problema che più degli altri andava risolto era quello del freddo, problema molto comune agli edifici realizzati tra gli anni ’70 e ’90.